Non sei una dea
Non sei una dea; delle dee, di grazia, hai
l'atarassia, quest'incapacità
di uscire da te stessa e amare un altro.
Non sei una dea; anche se ne hai il passo
ed i silenzi oblunghi.
Dolce, comunque, anche per le dee
si consuma la brace della notte.
Ricordi il mio primo madrigale ?
"Sai perché neanche la luna si trucca ?
Perché è bella così, del suo pallore".
E l'altro (che poi era di Rilke) :
"Non perché tu sia più vicina
a Dio, ma perché bianche hai le mani..."
A pensarci, la cosa meno aliena
per cui t'ho amata inconiugabilmente
(come una dea, appunto) è stata questa
tua verginale disumanità.
Con uno sbadiglio soffocato
albeggiano, smaccate, le pareti.
Sento un respiro lieve alle mie spalle
ma non mi volto: ti vedrei negli occhi
riaccendersi, col sorgere del giorno,
il neon rifreddo delle adolescenti.
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