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Per traslazione


E' ancora acceso il fantasma del faro.

Molo nudo,
portaerei di gabbiani,
nave di pietra che sbianca
deserta, sul mare fluorescente,
nell'ora pił cruda del risveglio.
Punta al largo la prua di cemento
con fermezza di roccia.

Navi sospese nella nebbia cruda
del mattino
ed abboccanti dolcemente all'olio
della rada.
Puntano al porto con moto passivo,
lasciando colmare la distanza
dal semplice trascorrere del tempo.

Tratto a tratto le annuncia e le sottende
un suono lamentoso, quasi umano.

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