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Né ramo né radice


Vuole cambiare visuale mia figlia
e non so se con essa lei e/o me ;
ne risento le scosse e l'irruenza
come un tronco una chioma troppo ardita.

Quanto più si ramifica la linfa
e inverdisce di foglie la speranza,
tanto più resta il tronco irrigidito.

Figlia di verde amore,
figlia mentale della mia impazienza,
sento il vento che passa e ti scompiglia.
S'assottiglia in un giunco la tua vita ;
non ti trattiene e frusta invano l'aria
il ramo che dal ceppo ti protendo.

Come denti del senno, dolorose
conficco nel profondo le radici.
Non mi chiedo nemmeno
quanta presa hanno ancora nel terreno,
dato che un tronco non ha alternative.

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