Alba Morgana
Dalle discese a cunetta di Reggio
la caligine scivola con l'alba
nel lago immarmorato dello Stretto.
Lungo i marciapiedi ordinati,
negli slarghi riposti,
sulle scale incassate d'un tempo
trascorre vitrea un'ala di sgomento
e si ritrae.
Non trovo pių le strade al loro posto,
allineate
non c'č pių una casa che m'aspetti,
cui ritorni alla fine la mia via.
Muto e pallido č il mare
tumefatto dall'alba,
tra riva e riva teso senza un'onda.
Glisso sul suo silenzio liquefatto
come magnetizzato all'altra sponda
che vi si specchia,
donde vengono incontro,
parallele,
le strade a pelo d'acqua di Messina.
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